martedì 8 aprile 2014

Gli scrutatori saranno sorteggiati tra studenti e disoccupati

FINALMENTE ANCHE A TOSCOLANO MADERNO I DISOCCUPATI AVRANNO PRIORITA' NELLA NOMINA A SCRUTATORE TRA COLORO ISCRITTI ALL' ALBO.
RISULTATO RAGGIUNTO GRAZIE AL CONTRIBUTO DI ELISA COZZAGLIO, NOSTRA CONSIGLIERA COMUNALE E RAPPRESENTANTE ALL'INTERNO DELLA COMMISSIONE ELETTORALE

domenica 16 febbraio 2014

Risultati seggio Toscolano Maderno e Gargnano


Votanti 35
Diana De Marchi 28 (80%)
Alessandro Alfieri 7 (20%)

Un grazie a coloro che, sfidando la disinformazione, sono venuti a votare!

sabato 15 febbraio 2014

Domenica 16 febbraio seggi aperti per le primarie

Domani, domenica seggi aperti per la scelta della segreteria lombarda e per l'Assemblea Regionale.

L'ennesima possibilità, poco pubblicizzata, per scegliere il segretario regionale. Lo scopo è di arrivare preparati e strutturati per la prossima sfida che, se è lontana da venire, deve però trovarci pronti per affrontare e sconfiggere l'avversario di centro-destra.

Si contenderanno la segreteria Diana De Marchi e Alessandro Alfieri.
Il seggio di Toscolano Maderno sarà presso Palazzo Benamati di Maderno; l'apertura sarà la seguente:
9.00 - 12.30
15.00-19.00

Ringraziamo i volontari che, nonostante la situazione turbolenta a livello nazionale hanno deciso di dare la propria disponibilità perchè ancora credono che le cose possono cambiare solo cambiandole!

mercoledì 12 febbraio 2014

Domenica 16 febbraio: primarie per la segreteria regionale

Domenica 16 febbraio si sceglierà il nuovo segretario regionale: Diana De Marchi, oppure Alessandro Alfieri.

Il seggio di Toscolano Maderno sarà presso Palazzo Benamati, ex Sala Consiliare.
Il seggio di Gargnano, Limone e Tremosine sarà presso la saletta degli alpini di Gargnano.

Sono primarie aperte: possono partecipare tutti gli
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mercoledì 11 dicembre 2013

Consorzio Garda Formazione - Parte II

Altre nostre considerazioni

 La decisione dello scioglimento del consorzio è un atto puramente formale in quanto questo ente è un paziente clinicamente ed economicamente morto da anni, pertanto abbiamo attuato un’eutanasia tanto dolorosa quanto pietosa, per la quale intendiamo agire in fretta.
Questa situazione non è stata sanata in dieci anni, quanto tempo serve ancora secondo il centro-destra,  per intervenire e quante risorse pubbliche i cittadini dovranno spendere per finanziare, non già la formazione, dato che nel complesso delle spese del consorzio, questa riveste un quantificazione marginale, ma una struttura, posti di lavoro palesemente eccessivi rispetto ai volumi e al fatturato, costi per utenze e affitti, ecc.
Ricordiamo che le perdite 2011 e 2012 del CGF sono già responsabili dell’aumento dell’imu sulle seconde case per 250.000 euro ed il ricordo è ancora fresco.
E ancora: nonostante i rilievi della corte dei conti del 2011 e del 2012, il costo del personale nel 2012 è aumentato di quasi il 30%, e nel 2013 di un ulteriore 17% dimostrando quanto la situazione fosse paradossale.
Inoltre la perdita 2012 che avrebbe dovuto essere contenuta, si è posizionata ancora a quota 100, nonostante corte dei conti.
Il 2013: anno nuovo perdita nuova: altri 127.000 euro (il piano prevedeva di chiudere in pareggio). Complessivamente dal 2003 il Consorzio ha fatto registrare perdite per 718.000 e forse altrettanti dovremo spendere per liquidare tutti i debiti. E’ questa la diligenza del buon padre di famiglia? Speriamo che sia un padre con pochi figli!
E il tfr mai accantonato (180.000 euro): è anche questo frutto della diligenza che le precedenti amministrazioni dicono di avere?
Nel frattempo il consorzio è rimasto avvinghiato al comune che dava in gestione alcuni servizi c.a.g., cred e altri fantasiosi a prezzi poco competitivi pur di aumentare le entrate e mai agire sulle spese. Il tutto a che scopo? Quello nobile di mantenere alcuni posti di lavoro? Se è così è lecito chiedersi come sono stati scelti i dipendenti di questo tritasoldi, non certo tramite bando, forse sarebbe stato meglio procedere a lotteria a sorteggio su tutto il territorio comunale.
Può succedere che la gestione di un ente non vada nella direzione sperata, in tal caso però bisogna dimostrare con i fatti di aver fatto tutto il possibile per invertire la tendenza e se ancora non ci fossero risultati, prendere quelle decisioni anche drastiche che servono.
Il tempo è scaduto; abbiamo fatto un serio tentativo di prendere per i capelli la situazione, incaricando una professionista del settore, che in breve ha fotografato la gravità della situazione.
Ci siamo attivati presso gli altri comuni in comunità montana, contando sul bacino d’utenza del consorzio, ma ovviamente anch’essi non brillano per disponibilità economiche e non ci hanno dato un sostegno materiale (morale sì, materiale no).
Abbiamo fatto alcuni tentativi per ricollocare almeno alcuni dipendenti, che invece, magari malconsigliati, hanno preferito rimanere al loro posto, contando forse sull’ennesimo ripianamento del comune.
Se c’è qualcuno che ritiene che si possa fare formazione e servizi al lavoro in modo economicamente migliore, ricordo che può farsi avanti, acquistare le quote o più semplicemente acquistare il marchio registrato e proseguire su altre basi; penso anche a cooperative di dipendenti se ci credono, noi purtroppo non ci crediamo più.
Per quanto riguarda l’aspetto politico, per noi che apparteniamo al centro sinistra, questa decisione è particolarmente dolorosa e non è stata presa certo a cuor leggero, ma riteniamo che sia nostro dovere tagliare gli sprechi e concentrare le risorse verso coloro che ne hanno più bisogno, amministrando tenendo presente l’interesse della comunità e non solo quello del singolo.
Ci dispiace perciò per coloro che perderanno il posto di lavoro, ma non era veramente più possibile proseguire in questa logica statalista: se un ente economico non punta almeno al pareggio, e non mostra di migliorare nel tempo, oggi non esiste alla lunga, (stiamo parlando di dieci anni!) politica che lo possa salvare.
Da oggi il nostro impegno sarà rivolto principalmente allo sviluppo economico e alla creazione di concreti posti di lavoro che non siano basati esclusivamente sul soccorso pubblico, ma che vivano su basi economiche più solide.

Quella del Consorzio Garda Formazione è sicuramente una delle decisioni più difficili prese in e per Toscolano Maderno.
Lo è ancor di più per una forza di centrosinistra, che fa del diritto al lavoro, sancito dall’articolo 1 della Costituzione (“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”) una delle sue battaglie storiche. Soprattutto contestualizzato oggi, in un momento di lunga e grave crisi, e qui, dove alla fine di settembre del 2010 chiuse una delle due macchine continue della Cartiera.
In quell’occasione il Partito Democratico è stato il primo a incontrare i lavoratori, proprio perché la sacralità del lavoro fa parte del nostro Dna. Ma anche il benessere della collettività è parte dello stesso patrimonio storico ed ideologico. Anzi, la collettività è sicuramente più importante dell’interesse del singolo. Solo se la collettività è soddisfatta, un amministratore può dirsi soddisfatto. Purtroppo, la collettività non ha goduto dei servizi del CGF, né attraverso i pochi servizi erogati (soprattutto per quanto riguarda i servizi al lavoro, supporti ai disoccupati, svantaggiati, tutoraggio) né attraverso gli utili (che non ci sono stati) dello stesso.
Abbiamo valutato attentamente cosa comporterà la chiusura del CGF e i danni o benefici che deriveranno alla collettività di TM. Il dato di partenza è un organico di 11 persone il cui lavoro, politicamente sottostimato e mal gestito nel corso degli ultimi 6 anni, ha fruttato un deficit di 540.000 euro che 8.300 cittadini si sono dovuti sobbarcare. E, se non si porrà termine, dovrebbero continuare a sobbarcarsi togliendo preziose risorse in altri ambiti.
Il CGF è una partecipata del comune. Questo significa che il comune partecipa in proporzione alla quota di possesso sia agli utili, sia alle perdite. Purtroppo non ci sono stati utili, ma solo perdite per un ammontare complessivo di 718.149 euro! Cosa significa questo? Significa che sono stati sottratti 718.149 euro  alle risorse da destinare a tutti i cittadini di Toscolano Maderno, magari nei servizi sociali, proprio perché ci troviamo in una situazione difficile per tutti. E, se non avessimo proceduto come vogliamo procedere oggi, la cifra sarebbe ulteriormente aumentata, a scapito sempre dei più deboli, che sono coloro che più risentono della crisi e che più necessitano di aiuti alla persona e di maggior tutela.
La situazione debitoria è stata da noi denunciata già da quando eravamo in minoranza, senza ricevere dall’amministrazione Righettini nessuna risposta e, soprattutto, nessuna cura per una situazione incancrenitasi e votata ad una soluzione esiziale. Abbiamo ereditato un bilancio che denota o un’incapacità di gestione, oppure una miopia devastante.
Scontato dire che la decisione non è stata presa senza tentare tutte le possibilità possibili (scusate il bisticcio linguistico). Ci siamo rivolti anche ai comuni limitrofi che, vista la situazione in cui è stato trascinato il CGF, si sono ben guardati dal voler entrare a far parte di un ente profondamente deficitario.

Ci chiediamo perché non sia stato fatto un concorso pubblico per le assunzioni! Non voglio assolutamente mettere in dubbio la professionalità dei dipendenti; tuttavia, neppure questa discrezionalità ha portato benefici ai nostri concittadini, dal momento che solo due di loro sono di Toscolano Maderno. Nonostante questo, dispiace sempre lasciare a casa persone che hanno alle loro spalle una famiglia. E’ doloroso, perché 11 persone debbono pagare il prezzo di una cattiva o superficiale gestione.